martedì 22 gennaio 2013

Pici con sugo di agnello: parte I


Quando ho letto la ricetta di Patty per l'MTC di gennaio, ero in montagna...Lei parla di cucina contadina, le signore dell'MTChallenge parlano di cucina contadina, di quella cucina a km zero che con due/tre (insomma pochi) ingredienti ti tira fuori un "piatto della domenica". Loro parlano di cucina contadina ed io sono in montagna...La Patty ci racconta che i pici hanno "l'odore ed il sapore delle campagne senesi"....ed io mi trovo in montagna...dove al massimo proprio a volersi sforzare l'unico odore che si sente è quello degli ovili...
Ovili....(mumble mumble)...pecore...(mumble, mumble)...agnello!!! (eureka)

Si, questi miei pici saranno con un sugo di agnello. Pensandoli, ho pensato a quando se si cucinava bisognava pensare anche a qualcosa di secondo, ecco perchè un sugo: per non "sprecare" nulla, ma ritrovarsi con poco con un pasto completo!
Ne è nato un piatto rustico, che più rustico non si può, nutriente e completo e dal sapore deciso, "ruvido" come alle volte sà essere ruvida e decisa solo la gente di montagna. 
Un'idea a km 0 (l'agnello invece è lombardo!)

Pici con sugo di agnello


domenica 20 gennaio 2013

Come cambiano i gusti: I "tegolini" fai da me

Quando ero piccola, la merendina quella che nella scatola aveva anche il gioco era il massimo! Era il premio, la gratificazione, il regalo per qualche momento speciale. Per il resto, a scuola o il pomeriggio, io ero quella che arrivava con le torte fatte dalla nonna, la pizza, la frutta (che fa tanto bene!) o al massimo la focaccia presa dal fornaio ("il gnocco" per dirla alla modenese!).
Quelle rare volte che andavo al supermercato con mia mamma e magari provavo a chiedere di prendermi una confezione di merendine, la risposta era sempre la stessa: "no sono piene di schifezze!" che poi conosco un sacco di gente cresciuta a merendine e mi sembrano tutti cresciuti bene!!!
Poi appena ho avuto un minimo di potere decisionale le merendine hanno iniziato a fare capolino in dispensa.
Ma come cambiano i gusti....adesso che potrei comprare tutte le merendine che voglio non le trovo più così invitanti; soprattutto dopo aver scoperto (lo so lo so ho scoperto l'acqua calda!) quanto è facile farsele in casa, quanto è migliore il sapore e quanto sono più sane!!!
Ecco dunque la mia versione dei "tegolini"che altro non sono, almeno nella mia versione (liberamente tratta dalle tante versioni trovate in rete) tranci di pandispagna farciti con la nutella (ma anche la marmellata ci sta benissimo) e ricoperti di glassa al cioccolato.



sabato 19 gennaio 2013

L'ignoranza (la mia) in cucina: Arrotolato di vitello ai funghi (in pentola a pressione)

Ore 22.00, squilla il telefono:
Io: "tecnicamente un "arrosto" cotto in pentola a pressione può chiamarsi arrosto?"
Mia mamma: "dipende, non so...sa di arrosto?"
Io: "adesso non sa più di niente, è finito! Ma in che senso scusa?"
Lei: "nel senso sa di rosolato o di bollito?"
Io: "No, no sapeva di rosolato, l'ho rosolato, sfumato con il vino, aggiunto un goccio di acqua e chiuso la pentola!"
Lei: "Beh allora si, probabilmente può chiamarsi arrosto!"

Questa telefonata, realmente accaduta tra me e mia mamma dimostra tutta la mia ignoranza in cucina: se non so neanche quando un pezzo di carne può definirsi arrosto, cosa voglio pretendere? La risposta è: nulla. Purtroppo ho, come tutti, la brutta abitudine di voler mangiare, preferibilmente due volte al giorno e preferibilmente cose diverse ogni volta; per fortuna stare in cucina a pasticciare mi piace, mi rilassa, mi diverte anche se non conosco il termine corretto per un pezzo di carne cotto in pentola a pressione.

La carne è sempre stato il mio grosso problema in cucina; è inutile, non c'è feeling tra me e i secondi. Ma ahimè a volte mi capita di avere ospiti a cena e il problema del secondo si propone sempre, anche perchè sono piuttosto esigente: qualsiasi preparazione deve poter essere fatta in anticipo (quindi sono escluse tutte le versioni di scaloppine, cotolette, saltimbocca, involtini ecc), possibilmente simpatica, sicuramente gustosa. In estate me la cavo preparando grandi teglie di verdure gratinate o ripiene, ma in inverno (e per fortuna che non esistono più le mezze stagioni!) il mio pezzo forte è il brasato, ma non posso fare brasato tutte le volte, anche perchè in linea di massima gli ospiti sono sempre quelli!!

Evidentemente questa mia carenza l'ha riscontrata anche mio marito, perchè l'altro giorno è tornato a casa dal lavoro con un "pizzino" con dosi/ricetta di un arrotolato che gli ha dato una collega!!! Lo leggo, interpreto la stenografia culinaria di chi passa ricette collaudate e mi dico: "si ce la posso fare!" Leggo meglio e scopro che si cuoce con la pentola a pressione: ancora meglio!, se si ha poco tempo è l'ideale, non si sporca nulla e non bisogna girare ogni 10 minuti!!

Eccolo quindi, questa volta fatto (quasi) in maniera letterale, ma da poter variare e modificare per averne tante versioni diverse!!! Grazie Flo :-)

ARROTOLATO DI VITELLO AI FUNGHI della Flo

domenica 13 gennaio 2013

Pici verdi: broccoli, pancetta e mollica abbrustolita

Ho iniziato questo post dieci volte e dieci volte ho cancellato...è come se mi prendesse il blocco dello scrittore...per fortuna che non sono uno scrittore...
L'idea di questo piatto mi è venuta una sera mentre camminavo in casa (neanche 75 metri quadri commerciali) tra una stanza e l'altra.
E pensare che quando avevo letto la ricetta del mese proposta da Patty e le regole a cui attenersi per partecipare all'MTC avevo già visualizzato nella mia testa la versione che avrei provato, avevo fatto la spesa ed era tutto pronto...poi però l'immagine nella mia testa è cambiata e ho deciso di seguire l'impulso...
Ingredienti semplici per un piatto semplice, ma di effetto...perchè come dice Gordon Ramsey (che deve avere degli antenati toscani senza dubbio) bastano pochi ingredienti, ma che siano di ottima qualità per preparare un'ottima pietanza.
I miei Pici fanno un'incursione nel sud Italia e rielaborano un piatto che (guarda un po' che caso) spesso prepara mia suocera.


PICI E BROCCOLI CON PANCETTA E MOLLICA ABBUSTOLITA


giovedì 10 gennaio 2013

Si riapre la cucina: Ravioli di erbette e prescinseua

Dopo tanto tempo finalmente si riapre la cucina.....non in senso letterale per carità in questi mesi abbiamo mangiato eccome....ma nel senso che l'anno nuovo mi ha dato nuovi stimoli a cucinare per il piacere di farlo e non solo perchè necessario....
E quale modo migliore di iniziare l'anno culinario rimettendo le "mani in pasta" (non me ne vogliano le signore del programma televisivo!!!); c'è un che di terapeutico nel vedere l'impasto formarsi, nel movimento ritmico delle braccia necessario per renderlo liscio ed elastico...e poi per fortuna c'è la santa Imperia che arriva in soccorso nel momento del bisogno....
Questi ravioli sono nati per sbaglio, ma che sbaglio buono....volevano essere dei pansotti con la salsa alle noci, ma poi complici la pasta diversa (da quella ligure), la cottura delle erbette diversa (da quella ligure) e la salsa di noci che non ha collaborato (finendo per direttissima nel bidone dell'umido) sono scesi a più miti consigli e volevano essere dei tortelli....poi sono scesi a consigli ancora più miti e sono diventati dei normalissimi ravioli, ma con un sapore indescrivibile!!!
L'unica cosa rimasta in comune con i parenti liguri è la prescinseua che ho utilizzato per la farcia (a proposito grazie Alessandra per avermela fatta scoprire!!!); e che temo non potrà più mancare nei miei ripieni!!!