In questa rubrica trova quindi spazio questa versione calabrese, a casa nostra conosciuta come "Le palle di mia suocera". Che poi sono palle sia in senso geometrico, che in senso di bugie, perchè chiedendo alla suocera di cui sopra maggiori delucidazioni ho scoperto che in realtà si chiamano crocchelle e che non sono una ricetta di casa sua, ma che lei ha imparato a prepararle dalla cognata (moglie del fratello) e, infine girovagando su internet ho scoperto che non sono una prerogativa di famiglia, ma sono diffuse in tutta la calabria anche se con 10, 100, 1000 versioni diverse. La versione calabrese è una "pallida" (non nel senso di sapore, ma solo di colore) delle più famose arancine siciliane nel senso che il riso è cotto nel latte o più semplicemente nell'acqua e nel ripieno c'è la mozzarella che lo rende estremamente filante.
Per 3 crocchelle (delle dimensioni di una piccola arancia):
150 gr di riso originario
1 uovo intero
50 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di mozzarella
50 gr di prosciutto cotto a dadini
1 uovo sodo
pastella (100 ml di acqua e 50 gr di farina)
pangrattato
sale e pepe
olio per friggere
Ho lessato il riso in acqua bollente salata scolandolo quando giunto a cottura e l'ho fatto raffreddare. L'ho condito con un uovo sbattuto, il parmigiano e regolato di sale e pepe.
Ho tagliato a dadini di circa mezzo centimetro la mozzarella (asciugata su carta da cucina) e l'uovo sodo e li ho mescolati con in prosciutto.
Ho preso quindi una manciata abbondante di riso e lavorandola con le mani ne ho ottenuto una palla poco più grande di un mandarino, ripetendo l'operazione fino a terminare il riso. Ho quindi schiacciato ogni palla tra le mani, messo al centro un cucchiaino di ripieno e richiuso i bordi su loro stessi ridando al riso la forma sferica.
Ho passato ogni sfera nella pastella, l'ho fatta scolare e l'ho passata nel pangrattato. Ho lasciato riposare qualche minuto e quindi ho ripetuto l'operazione.
Infine ho fritto (io usando la friggitrice sempre per gentile prestito di mia suocera), lasciato asciugare su carta assorbente e mangiato ancora caldissime.
Ecco le "palle di riso di mia suocera" meglio conosciute come "CROCCHELLE DI RISO CALABRESI"
Grazie a mia suocera sono una
Evviva la suocera ma.... sei fuori come un poggiolo!
RispondiEliminaNora
PS salutami il Merryl (il Capitano!)
Che buone che devono essere!!! Da provare!!!
RispondiEliminaE'stato il titolo a condurmi fin qui e che mi trovo? una golosa versione con riso prosciutto e mozzarella... mi piace pure la versione con la cottura nel latte...sicuramente da provare! baci
RispondiEliminaSei la mejo Totta!!
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