giovedì 28 marzo 2013

Un pranzo improvvisato: Fideua senza....per l'MTC

Quel giorno Jorge si svegliò contento: finalmente avrebbe potuto passare tutta la giornata a terra, dopo giorni e notti trascorsi in mare e prima di altri giorni e altre notte di navigazione per tornare a casa. Ma quel giorno no, quel giorno sarebbe sceso a terra, sarebbe andato all'osteria, avrebbe mangiato qualcosa preparato da altri, bevuto del buon vino e magari incontrato anche quella donna che aveva già incontrato nel viaggio precedente. E' dura la vita del pescatore, la vita del cuoco di un peschereccio poi è ancora più dura: ogni giorno inventare qualcosa di nuovo, con le cose disponibili in cambusa, cucinare in spazi ristretti per gente affamata, vedere i compagni liberi di scendere a terra durante le brevi soste nei porti ed essere invece costretti a preparare il pranzo successivo in maniera tale che sia pronto quando risalgono a bordo, spesso talmente ubriachi da buttarsi così come sono nelle cuccette e dormire fino al giorno successivo mentre il peschereccio prende il largo verso il mare ed il porto successivo...
La felicità di Jorge però, si spezzò nel momento in cui mise piede in coperta assaporando i raggi del sole sul viso e Anton il giovane mozzo di cambusa gli riferì le parole del capitano: "Dì a Jorge che noi siamo scesi a vendere il pesce e a ordinare gli approvvigionamenti, ma i ragazzi torneranno a riportare le casse del pesce e bisogna fargli trovare il pranzo pronto, poi anche Jorge potrà scendere a terra fino al momento di salpare domani!"
Jorge, ormai di cattivo umore tornò in cambusa pensando a cosa poter preparare...Pesce non ce n'era, verdure nemmeno, tutto quello che trovò fu uno spicchio di aglio, un peperoncino, un paio di carote, di zucchine, di patate e una cipolla ormai quasi rinsecchite e un fondo di pasta....(che gli italiani chiamano spaghetti) quasi tutta rotta. Di fresco solo un paio di pomodori, un pezzetto di formaggio arrivato da chissà quale porto in Italia e un goccio di latte...Cosa preparare a degli uomini affamati con questi pochi ingredienti? Jorge fu preso dallo sconforto, mai in tanti anni di lavoro si era trovato in questa situazione. Per fortuna almeno acqua, olio e zafferano non mancano mai.
"Preparerò una Fideuà con quello che ho - pensò Jorge - e se a qualcuno non piace o non sta bene è sempre libero di andare all'osteria!!!"

Ecco come nella mia fantasia è nata questa Fideuà senza.....praticamente senza niente....un giorno che il frigorifero era pieno più o meno come la cambusa di Jorge....




INGREDIENTI
1 l di brodo vegetale (zucchine, carote, patate e cipolla in acqua fredda)
200 gr di spaghetti rotti a un paio di cm
2 pomodori rossi
1 spicchio di aglio grande
1 peperoncino piccante
1 cucchiaino di zafferano
mezzo bicchiere di olio EVO
50 gr di parmigiano
mezzo bicchiere scarso di latte
sale qb


Nella paella (la padella larga con i manici spagnola) ho scaldato un po' di olio; ho aggiunto quindi gli spaghetti rotti a un paio di cm e li ho fatti tostare. Ho quindi tolto gli spaghetti dalla paella, aggiunto l'olio rimanente e rosolato bene l'aglio tagliato a metà e il peperoncino. Nel frattempo ho sbollentato i pomodori, li ho pelati e tagliati a dadini. Ho aggiunto la dadolata di pomodori nella paella e fatto cuocere qualche minuto aggiungendo un goccio di brodo finchè non sono risultati morbidi.
Ho aggiunto lo zafferano sciolto in un po' di brodo e altro brodo sufficiente a coprire il fondo della paella di un paio di millimetri. Infine ho aggiunto gli spaghetti tostati, li ho disposti su un solo strato e li ho cotti aggiungendo il brodo quando necessario. 
Nel frattempo in un pentolino ho messo il parmigiano grattugiato, il latte e una spolverata di pepe nero e ho fatto sciogliere il formaggio, lasciando sul fuoco la salsa fino ad avere la consistenza di una ricotta un po' compatta.
Ho quindi servito la mia fideuà con piccole "noci" di salsa di parmigiano.

Questa proposta, liberamente tratta dalla ricetta della fideuà della Mai è la mia proposta per l'MTC di marzo. Ero poco convinta di prepararla....perchè mi sembrava troppo banale....ma dopo averla mangiata devo dire che è buonissima, una splendida alternativa per quando il frigorifero piange, ma si vuole comunque mangiare qualcosa di sfizioso....NOTA per me: preparare e congelare il brodo vegetale per averlo sempre a disposizione :-)



6 commenti:

  1. L'esempio di come con pochi ingredienti si puo' ottenere un ottimo piatto!!!

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  2. L'essenzialità a volte paga! Grazie
    Dani

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  3. Ma che bella storia che ci hai saputo raccontare e che buona questa versione essenziale, originale e, sicuramente, gustosissima! Anch'io ho fatto la mia fideuà, ma un po' più tradizionale. Se vorrai venirmi a trovare ne sarei molto felice. Ciao, a presto e buona Pasqua!

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  4. Questo è il chiaro esempio di come pochi ingredienti, ma combinati adeguatamente tra se, diventano un piatto memorabile. Io a questo lo chiamo bravura innata!

    grazie 1000! e meno male che l'hai presentata!

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  5. Sarà anche un pranzo improvvisato ma ti è venuto proprio bene ;)) Bella ricetta ;))
    Mi aggiungo ai tuoi follower e ti invito a passare da me se ti va :))

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