martedì 25 giugno 2013

3X1: 3 insalate per 1 post

Con il primo caldo la voglia di cucinare, di stare davanti a forno e fornelli va in ferie, d'altro canto aumenta la voglia di cibi allegri, colorati e freschi.....e allora via con insalate di pasta, di riso.....e perchè no di verdure.....

E allora, complici il caldo, la voglia di allegria nei piatti, il mitico Cozzaman e l'MTC di giugno, la scorsa settimana ho "sfornato" le tre insalate che seguono, decisamente diverse tra loro, ma tutte semplici, veloci e soprattutto golose per gli occhi (anche se da alcune foto non si direbbe) e per lo stomaco.


           Gamberi e cannellini                Tagliata di pollo e yogurt               Emiliano-campana

giovedì 13 giugno 2013

Insalatona cruda e cotta per l'MTC

Una volta un cuoco mi disse che per riuscire bene in cucina bisogna avere fantasia e riuscire a sentire i sapori in bocca mentre si pensa ad un piatto....ecco io queste capacità non le ho.....sono bravissima a copiare qua e là, a prendere spunti, a unire due o più ricette, ma non riesco proprio a visualizzare e assaggiare i piatti prima di prepararli....forse è per questo motivo che nella vita non ho fatto la cuoca :-p

L'unica cosa che stimola la mia fantasia sono le insalatone, ma anche in questo caso è più una necessità che altro... le insalate intese come ortaggi non mi piacciono, ma in estate sono una risorsa per risolvere un pranzo, mi trovo quindi costretta ad inventare dei modi per camuffarle :-p

Questo mese quindi con l'MTC ci vado a nozze.....Leo (Cozzaman) infatti il secondo marito vincitore della sfida culinaria mensile ha scelto come tema del mese la Caesar Salad scatenando così una guerra di colori e sapori in cui l'unica regola è che non ci sono regole, basta che la proposta sia un piatto completo (e non un contorno), con una base di insalata (l'ortaggio), un condimento, una componente croccante.....
Ecco quindi la mia prima proposta, un mix di verdure crude e cotte, di proteine e di carboidrati rigorosamente scopiazzati qua e là....

INSALATONA CRUDA E COTTA

domenica 9 giugno 2013

Fregola risottata con mazzancolle e zucchine

Povero blogghino mio...trascurato da mesi per altri interessi; messo in disparte come una scarpa vecchia.....Ma il mio amore per la cucina non è sparito, solo che ultimamente o sono stata troppo presa, oppure ero talmente stanca e scarica da non avere voglia di cucinare.....figuriamoci di "alimentare" (e per un blog di cucina questo termine è il colmo!) i contenuti del blog....
Oggi però è stata una giornata proficua, preparare due cheesecake promesse ad amici, mi ha riportato in cucina e non ne volevo più uscire....questa fregola risottata è il primo risultato della giornata. Ve la presento:
FREGOLA RISOTTATA CON MAZZANCOLLE E ZUCCHINE


giovedì 28 marzo 2013

Un pranzo improvvisato: Fideua senza....per l'MTC

Quel giorno Jorge si svegliò contento: finalmente avrebbe potuto passare tutta la giornata a terra, dopo giorni e notti trascorsi in mare e prima di altri giorni e altre notte di navigazione per tornare a casa. Ma quel giorno no, quel giorno sarebbe sceso a terra, sarebbe andato all'osteria, avrebbe mangiato qualcosa preparato da altri, bevuto del buon vino e magari incontrato anche quella donna che aveva già incontrato nel viaggio precedente. E' dura la vita del pescatore, la vita del cuoco di un peschereccio poi è ancora più dura: ogni giorno inventare qualcosa di nuovo, con le cose disponibili in cambusa, cucinare in spazi ristretti per gente affamata, vedere i compagni liberi di scendere a terra durante le brevi soste nei porti ed essere invece costretti a preparare il pranzo successivo in maniera tale che sia pronto quando risalgono a bordo, spesso talmente ubriachi da buttarsi così come sono nelle cuccette e dormire fino al giorno successivo mentre il peschereccio prende il largo verso il mare ed il porto successivo...
La felicità di Jorge però, si spezzò nel momento in cui mise piede in coperta assaporando i raggi del sole sul viso e Anton il giovane mozzo di cambusa gli riferì le parole del capitano: "Dì a Jorge che noi siamo scesi a vendere il pesce e a ordinare gli approvvigionamenti, ma i ragazzi torneranno a riportare le casse del pesce e bisogna fargli trovare il pranzo pronto, poi anche Jorge potrà scendere a terra fino al momento di salpare domani!"
Jorge, ormai di cattivo umore tornò in cambusa pensando a cosa poter preparare...Pesce non ce n'era, verdure nemmeno, tutto quello che trovò fu uno spicchio di aglio, un peperoncino, un paio di carote, di zucchine, di patate e una cipolla ormai quasi rinsecchite e un fondo di pasta....(che gli italiani chiamano spaghetti) quasi tutta rotta. Di fresco solo un paio di pomodori, un pezzetto di formaggio arrivato da chissà quale porto in Italia e un goccio di latte...Cosa preparare a degli uomini affamati con questi pochi ingredienti? Jorge fu preso dallo sconforto, mai in tanti anni di lavoro si era trovato in questa situazione. Per fortuna almeno acqua, olio e zafferano non mancano mai.
"Preparerò una Fideuà con quello che ho - pensò Jorge - e se a qualcuno non piace o non sta bene è sempre libero di andare all'osteria!!!"

Ecco come nella mia fantasia è nata questa Fideuà senza.....praticamente senza niente....un giorno che il frigorifero era pieno più o meno come la cambusa di Jorge....

domenica 17 marzo 2013

Zeppole di san Giuseppe

Ho sempre mangiato le Zeppole di San Giuseppe a Roma, dopo averle viste per anni nelle pasticcerie, in versione fritta, le ho scoperte al forno ed è nato un amore. Poi sono arrivata qui al nord ed ho perso le zeppole (insieme ai supplì al telefono, ai filetti di baccalà e a tante altre cose), ma ci ha pensato Sara de Il dolce mondo di Sara a farmele tornare in mente e a farmi venire voglia di prepararle.
Ed ho scoperto che sono semplicissime da fare e se vogliamo anche abbastanza veloci (considerando solo i tempi di preparazione e non quelli di raffreddamento) da preparare e di effetto per chiudere un pranzo con le amiche.



mercoledì 20 febbraio 2013

Le mie red velvet cake Gluten Free per l'MTC di febbraio

Voglio ufficialmente ringraziare Stefania, perchè grazie a lei ho finalmente provato la RED VELVET CAKE, torta americana che mi ha sempre molto incuriosito, ma che ancora non avevo assaggiato nè provato a fare. E voglio ringraziarla ancora di più per avermela fatta provare in versione gluten free!!!

Ma facciamo un passo indietro:

Stefania ha vinto l'edizione di gennaio dell'MTC ed ha quindi avuto l'onore e l'onere di poter scegliere la ricetta del mese di febbraio; la scelta è ricaduta sulla RED VELVET CAKE, torta americana molto scenografica e (adesso che l'ho assaggiata posso dirlo anch'io) decisamente molto buona.

L'unica regola da seguire questo mese per partecipare all'MTC, visto che di "gioco educativo" si tratta, è di realizzare una torta completamente gluten free.

Ora non voglio entrare nel merito della celiachia, dei cibi SI e dei cibi NO, nè dell'elevato rischio di contaminazioni perchè qui e qui trovate tutte le linee guida e i consigli per poter cucinare gustosamente e serenamente anche se si hanno ospiti celiaci, voglio raccontare la mia esperienza di spesa gluten-free, la mia prima esperienza di spesa gluten-free.

Leggermente spaventata dal dover andare alla ricerca di prodotti specifici in farmacia o in negozi particolari che non avrei saputo neanche dove trovare, sono andata al mio solito supermercato, in fin dei conti ha un'intera corsia di alimenti speciali!!! In quella corsia non ho trovato nulla, solo tanta pasta, pane e biscotti già fatti, ma ingredienti nulla.... Ho allora iniziato a girovagare per le altre corsie e, sorpresa, ho scoperto quanti ingredienti "tradizionali" siano senza glutine; mi è bastato leggere le etichette e sono tornata a casa con il mio bottino!!!

Ho preso la ricetta di Stefania ed ho realizzato due tortine monodose con le quali partecipo all'MTC di febbraio.

lunedì 18 febbraio 2013

Nostalgia degli USA: Hamburger faidame

Due volte negli USA e la valigia già pronta per tornarci...l'itinerario è pronto, le cose da fare e vedere già ben chiare nella testa....mancano solo i biglietti, ma quello è un dettaglio!!! Si perchè sia mio marito che io adoriamo tutto quello che è made in USA...

Nel frattempo ci consoliamo con la televisione (praticamente perennemente sintonizzata su serie e film americani) e con la cucina.
La prima cosa che viene in mente a chiunque, parlando di cucina americana sono gli Hamburger, la seconda le torte a strati che tanto sono diventate di moda anche da noi. Ho fatto un po' di esperimenti e nei prossimi giorni posterò un po' di ricette derivate dagli States, ma riviste secondo il nostro gusto.
Prima proposta: Hamburger. Cosa ci vuole a fare degli hamburger? Niente se compriamo i panino già fatti, ma tanto se vogliamo fare i panini noi.

Eccoli qui:
HAMBURGER (o meglio Cheeseburger) FAIDAME

scusate le bandierine....ma erano le uniche che avevo :-p

lunedì 11 febbraio 2013

Una cena con amiche: Timballo di riso vegetariano...al buio

Una domenica sera, una cena con amiche, ognuno porta qualcosa! Ecco mi viene l'ansia da prestazione fin da quando il venerdì precedente c'è stata la conferma ufficiale della cena.
E si, perchè le amiche in questione sono tutte buongustaie, ma soprattutto ottime cuoche e meravigliose "presentatrici di piatti".
Difficoltà nella difficoltà, mi offro per fare un primo, ma siamo a febbraio e la mia famosa insalata di cereali non è proprio il piatto più adatto; serve qualcosa di caldo o meglio qualcosa di trasportabile e scaldabile, quindi escludiamo carbonara &Co. e pensiamo a qualcosa al forno; ultimamente però le mie paste al forno (specie se cucinate in dosi maggiori) non vengono mai speciali, quindi urge dirottare l'attenzione su qualcosa di diverso e a tradimento mi viene in mente il Sartù di riso.
Non è però il piatto giusto, per rispetto ad una delle amiche non posso usare carne, per soggezione nei confronti di un'altra (napoletana) non voglio cimentarmi in qualcosa di così tradizionale napoletano, quando mi viene in mente di fare un timballo vegetariano. Certo il rischio è alto, non ho mai fatto timballi di riso al forno, quindi non so bene se viene asciutto o umido, non so se si sforma...
Sfogliando un po' di riviste, per avere idee, mi salta all'occhio una ricetta che mi ispira parecchio, girovagando su internet ne trovo un altro paio; non sapendo cosa scegliere decido di fare un collage miscelandole tutte e tre con un risultato più che soddisfacente:

TIMBALLO DI RISO VEGETARIANO AL BUIO

La foto non è indicativa delle dosi utilizzate, ma una prova fatta per verificare che si sformasse

venerdì 8 febbraio 2013

Correva l'anno: Rollè di salmone alle verdure

Correva l'anno 2000; vivevo da sola già da un po' e dopo il solito periodo di ribellione alla cucina materna, periodo fatto da Nutella, merendine, QuattroSaltiinPadella (tutto quello che a casa non mangiavo praticamente mai), mi sono riavvicinata alla cucina "cucinata"...vuoi per motivi di costi, vuoi per motivi di gusto (comprare gli spinaci, lessarli e ripassarli con mozzarella e parmigiano permette di avere un piatto più gustoso, probabilmente più sano e sicuramente più economico dei cugini della Findus), vuoi perchè il tempo e la voglia non mancava..

Dicevo correva l'anno 2000, l'anno della prima edizione de "La prova del cuoco"....Un giorno ero a casa, la televisione accesa proprio sul programma della Clerici ed io stavo facendo altro, quando mi cade la coda dell'occhio su un filetto di salmone che stava uscendo dal forno (in televisione!). Per me, all'epoca, il salmone era una delle cose più raffinate che c'erano, che mi facevano "figo", il salmone era l'ingrediente della festa o delle occasioni speciali, non l'avevo mai preparato, ma l'idea di poterlo cucinare io in modo facile e veloce mi ha attirato da subito.
Il cuoco, in televisione, taglia una fetta e sorpresa....è ripieno!!! "Questa la devo assolutamente fare!" mi sono detta, peccato che non avessi prestato attenzione a come era fatto quel rotolo e così nel corso degli anni togli di qua, aggiungi di là, prova con questo, no ci sta meglio quello....sono arrivata ad una ricetta che, pur non essendo quella vista, mi soddisfa tantissimo, che per tanto tempo è stata dimenticata nel quadernino nero dove segnavo le ricette, ma che l'altro giorno mi è tornata alla mente complice l'aver trovato un bellissimo filettino di salmone in pescheria.

ROLLE' DI SALMONE ALLE VERDURE

martedì 22 gennaio 2013

Pici con sugo di agnello: parte I


Quando ho letto la ricetta di Patty per l'MTC di gennaio, ero in montagna...Lei parla di cucina contadina, le signore dell'MTChallenge parlano di cucina contadina, di quella cucina a km zero che con due/tre (insomma pochi) ingredienti ti tira fuori un "piatto della domenica". Loro parlano di cucina contadina ed io sono in montagna...La Patty ci racconta che i pici hanno "l'odore ed il sapore delle campagne senesi"....ed io mi trovo in montagna...dove al massimo proprio a volersi sforzare l'unico odore che si sente è quello degli ovili...
Ovili....(mumble mumble)...pecore...(mumble, mumble)...agnello!!! (eureka)

Si, questi miei pici saranno con un sugo di agnello. Pensandoli, ho pensato a quando se si cucinava bisognava pensare anche a qualcosa di secondo, ecco perchè un sugo: per non "sprecare" nulla, ma ritrovarsi con poco con un pasto completo!
Ne è nato un piatto rustico, che più rustico non si può, nutriente e completo e dal sapore deciso, "ruvido" come alle volte sà essere ruvida e decisa solo la gente di montagna. 
Un'idea a km 0 (l'agnello invece è lombardo!)

Pici con sugo di agnello


domenica 20 gennaio 2013

Come cambiano i gusti: I "tegolini" fai da me

Quando ero piccola, la merendina quella che nella scatola aveva anche il gioco era il massimo! Era il premio, la gratificazione, il regalo per qualche momento speciale. Per il resto, a scuola o il pomeriggio, io ero quella che arrivava con le torte fatte dalla nonna, la pizza, la frutta (che fa tanto bene!) o al massimo la focaccia presa dal fornaio ("il gnocco" per dirla alla modenese!).
Quelle rare volte che andavo al supermercato con mia mamma e magari provavo a chiedere di prendermi una confezione di merendine, la risposta era sempre la stessa: "no sono piene di schifezze!" che poi conosco un sacco di gente cresciuta a merendine e mi sembrano tutti cresciuti bene!!!
Poi appena ho avuto un minimo di potere decisionale le merendine hanno iniziato a fare capolino in dispensa.
Ma come cambiano i gusti....adesso che potrei comprare tutte le merendine che voglio non le trovo più così invitanti; soprattutto dopo aver scoperto (lo so lo so ho scoperto l'acqua calda!) quanto è facile farsele in casa, quanto è migliore il sapore e quanto sono più sane!!!
Ecco dunque la mia versione dei "tegolini"che altro non sono, almeno nella mia versione (liberamente tratta dalle tante versioni trovate in rete) tranci di pandispagna farciti con la nutella (ma anche la marmellata ci sta benissimo) e ricoperti di glassa al cioccolato.



sabato 19 gennaio 2013

L'ignoranza (la mia) in cucina: Arrotolato di vitello ai funghi (in pentola a pressione)

Ore 22.00, squilla il telefono:
Io: "tecnicamente un "arrosto" cotto in pentola a pressione può chiamarsi arrosto?"
Mia mamma: "dipende, non so...sa di arrosto?"
Io: "adesso non sa più di niente, è finito! Ma in che senso scusa?"
Lei: "nel senso sa di rosolato o di bollito?"
Io: "No, no sapeva di rosolato, l'ho rosolato, sfumato con il vino, aggiunto un goccio di acqua e chiuso la pentola!"
Lei: "Beh allora si, probabilmente può chiamarsi arrosto!"

Questa telefonata, realmente accaduta tra me e mia mamma dimostra tutta la mia ignoranza in cucina: se non so neanche quando un pezzo di carne può definirsi arrosto, cosa voglio pretendere? La risposta è: nulla. Purtroppo ho, come tutti, la brutta abitudine di voler mangiare, preferibilmente due volte al giorno e preferibilmente cose diverse ogni volta; per fortuna stare in cucina a pasticciare mi piace, mi rilassa, mi diverte anche se non conosco il termine corretto per un pezzo di carne cotto in pentola a pressione.

La carne è sempre stato il mio grosso problema in cucina; è inutile, non c'è feeling tra me e i secondi. Ma ahimè a volte mi capita di avere ospiti a cena e il problema del secondo si propone sempre, anche perchè sono piuttosto esigente: qualsiasi preparazione deve poter essere fatta in anticipo (quindi sono escluse tutte le versioni di scaloppine, cotolette, saltimbocca, involtini ecc), possibilmente simpatica, sicuramente gustosa. In estate me la cavo preparando grandi teglie di verdure gratinate o ripiene, ma in inverno (e per fortuna che non esistono più le mezze stagioni!) il mio pezzo forte è il brasato, ma non posso fare brasato tutte le volte, anche perchè in linea di massima gli ospiti sono sempre quelli!!

Evidentemente questa mia carenza l'ha riscontrata anche mio marito, perchè l'altro giorno è tornato a casa dal lavoro con un "pizzino" con dosi/ricetta di un arrotolato che gli ha dato una collega!!! Lo leggo, interpreto la stenografia culinaria di chi passa ricette collaudate e mi dico: "si ce la posso fare!" Leggo meglio e scopro che si cuoce con la pentola a pressione: ancora meglio!, se si ha poco tempo è l'ideale, non si sporca nulla e non bisogna girare ogni 10 minuti!!

Eccolo quindi, questa volta fatto (quasi) in maniera letterale, ma da poter variare e modificare per averne tante versioni diverse!!! Grazie Flo :-)

ARROTOLATO DI VITELLO AI FUNGHI della Flo

domenica 13 gennaio 2013

Pici verdi: broccoli, pancetta e mollica abbrustolita

Ho iniziato questo post dieci volte e dieci volte ho cancellato...è come se mi prendesse il blocco dello scrittore...per fortuna che non sono uno scrittore...
L'idea di questo piatto mi è venuta una sera mentre camminavo in casa (neanche 75 metri quadri commerciali) tra una stanza e l'altra.
E pensare che quando avevo letto la ricetta del mese proposta da Patty e le regole a cui attenersi per partecipare all'MTC avevo già visualizzato nella mia testa la versione che avrei provato, avevo fatto la spesa ed era tutto pronto...poi però l'immagine nella mia testa è cambiata e ho deciso di seguire l'impulso...
Ingredienti semplici per un piatto semplice, ma di effetto...perchè come dice Gordon Ramsey (che deve avere degli antenati toscani senza dubbio) bastano pochi ingredienti, ma che siano di ottima qualità per preparare un'ottima pietanza.
I miei Pici fanno un'incursione nel sud Italia e rielaborano un piatto che (guarda un po' che caso) spesso prepara mia suocera.


PICI E BROCCOLI CON PANCETTA E MOLLICA ABBUSTOLITA


giovedì 10 gennaio 2013

Si riapre la cucina: Ravioli di erbette e prescinseua

Dopo tanto tempo finalmente si riapre la cucina.....non in senso letterale per carità in questi mesi abbiamo mangiato eccome....ma nel senso che l'anno nuovo mi ha dato nuovi stimoli a cucinare per il piacere di farlo e non solo perchè necessario....
E quale modo migliore di iniziare l'anno culinario rimettendo le "mani in pasta" (non me ne vogliano le signore del programma televisivo!!!); c'è un che di terapeutico nel vedere l'impasto formarsi, nel movimento ritmico delle braccia necessario per renderlo liscio ed elastico...e poi per fortuna c'è la santa Imperia che arriva in soccorso nel momento del bisogno....
Questi ravioli sono nati per sbaglio, ma che sbaglio buono....volevano essere dei pansotti con la salsa alle noci, ma poi complici la pasta diversa (da quella ligure), la cottura delle erbette diversa (da quella ligure) e la salsa di noci che non ha collaborato (finendo per direttissima nel bidone dell'umido) sono scesi a più miti consigli e volevano essere dei tortelli....poi sono scesi a consigli ancora più miti e sono diventati dei normalissimi ravioli, ma con un sapore indescrivibile!!!
L'unica cosa rimasta in comune con i parenti liguri è la prescinseua che ho utilizzato per la farcia (a proposito grazie Alessandra per avermela fatta scoprire!!!); e che temo non potrà più mancare nei miei ripieni!!!